Buon pomeriggio a tutte e tutti. In primo luogo vorrei ringraziare l'organizzazione per il suo invito. Sono davvero molto contento di essere qui con voi a questo seminario e di avere la possibilità di condividere la mia recente esperienza come assistente di lingua.
Il mio nome è Daniel Hernández, sono di Valencia (Spagna) e sono stato ausiliare di spagnolo in un liceo statale di Torino. Sono molto orgoglioso della mia esperienza che mi è stata molto utile ed è stata gratificante sia sul piano personale che su quello professionale.
Cari colleghi, vorrei prima di tutto tranquillizzarvi. A breve sarete davanti a persone sconosciute: nuovi vicini, altri insegnanti e i cosiddetti studenti. Per molti di voi sarà la prima volta che svolgerete il ruolo di professore. Non vi preoccupate, tutto andrà bene. Siete preparati per il successo. Avete passione, siete motivati, avete voglia di imparare. E se non capovolgete queste condizioni innate di ogni buon insegnante, e che voi sicuramente avete, il successo sarà sicuro, siano quali siano le vostre condizioni di lavoro. Non lasciate che paura, insicurezza o cattive persone vi rovinino questa bellissima esperienza che state per vivere.
Io vi voglio raccontare la mia, sperando che vi sia di aiuto. Arrivai accompagnato della mia fidanzata e del mio gatto. Quindi, da questo punto di vista, la mia è stata una esperienza, diciamo, molto familiare. Cioè, non mi sono sentito così solo come quando ero studente Erasmus a Roma. Ho conosciuto anche altri ausiliari con cui ho fatto amicizia ed è una cosa che vi consiglio: mettetevi in contatto fra di voi se siete nella stessa città o vicini, per potervi dare una mano e condividere le vostre esperienze. Ci sono anche altri conversatori, non di questo programma, con qui potete mettervi in contatto e che sicuramente saranno contenti di conoscervi.
Tra l'altro, siamo in Italia, e l'Italia è un paese bellissimo. Forse un po'“speciale” in alcuni aspetti, però se l'avete scelto come io lo scelsi, lo avrete fatto con convinzione e sono sicuro che non vi deluderà, sempre che manteniate un'attitudine positiva e una mentalità aperta. Vi consiglio di avere pazienza e di sforzarvi di capire come funzionano qui le cose per ottenere i migliori risultati senza frustrazioni.
Sapete che il vostro tutor vi offrirà una mano per qualsiasi cosa. Deve essere disponibile con voi e capire che per voi tutto è nuovo, dovete imparare ancora tanto. Può succedere che il vostro tutor non sia disponibile come vorreste, speriamo di no, ma se succede, siate intelligenti, siate furbi, non vi create nemici e esplorate alternative per risolvere i vostri dubbi. Contattate altri docenti della scuola, create un gruppo di whatsap o di facebook con gli altri assistenti di lingua, andate agli uffici pubblici di informazione e anche quelli per i giovani che di solito ci sono nelle città.
Ma quali altri problemi potete avere? Forse vi faranno lavorare di più, lavorare con passione è bello, però non si deve lavorare solo per passione. Ricordate sempre quali sono i vostri diritti e le vostre condizioni di lavoro e non dimenticate che non vi possono costringere a fare più di quello che dovete fare. Ci sono cose che possono esservi utili: possibilità di contatti, di esperienze nuove da cui imparare e anche possibilità di avere un secondo lavoro remunerato. In generale, con i contatti che voi avrete, ci sono buone possibilità ovunque, per un madrelingua preparato come lo siete voi. Può essere che vi diano più incarichi di quelli che vi spettano per contratto, giudicate voi se vi è conveniente farli o no. Facciamo un esempio, vi possono dire di mettere il voto o spiegare la grammatica, forse ancora non siete pronti per questi lavori e siccome non rientrano neanche tra i vostri compiti, io, cortesemente, li rifiuterei e direi all'insegnante che preferireste piuttosto imparare da come lo fa lui. Forse troverete insegnanti che non sanno nemmeno parlare la lingua che insegnano, può succedere, abbiate pazienza, siate rispettosi e collaborate con lui, ma collaborare non vuol dire fare il suo lavoro. Lui guadagna il suo stipendio per quello che insegna, ricordatevelo.
Va bene. A questo punto vi voglio parlare di come intendo io il vostro ruolo come assistenti di lingua e in generale come insegnanti di lingue quali siete. Sappiate che voi siete una ventata d'aria fresca per la scuola, non soltanto perché siete giovani, ma anche per come svolgete il vostro lavoro. È così. Per quanto ho potuto vedere e sapere da altri colleghi, gli studenti sono molto annoiati delle classi di lingue. E questo, purtroppo, è un vero peccato, perché le classi di lingue dovrebbero essere molto vivaci e divertenti.
Secondo me, c'è un problema strutturale. L'Italia è il paese con gli insegnanti più vecchi del mondo. Quelli che hanno il loro posto di lavoro fisso non si preoccupano di formarsi e quelli che sono precari, di solito giovani insegnanti, li vedo così preoccupati dal riuscire a conquistare posizioni che a volte non si godono il loro mestiere. Diciamo che questa situazione non facilita un vero rinnovamento pedagogico dentro alle aule. C'è qualcosa che non va. Sicuramente c'è un problema di mancanza di motivazione legato a condizioni diverse: stanchezza, stress, affollamento delle aule, rigide regole burocratiche, pochi investimenti sulla formazione, ecc.
Ma secondo me, il problema più serio e dove si manifesta questa noia, è nell'utilizzo del libro di testo. Al meno per quanto riguarda lo spagnolo, non so come sarà nelle altre lingue, io vedo il libro di testo classico come la droga dell'insegnante di oggi. Vi ricordate della 'criptonite' nel film di Superman? Così sono i libri di testo che usano gli insegnanti in Italia, più li toccano, meno forze hanno. Non ridete, è vero. Più lo usano, meno creatività e motivazione hanno. È per questo che dicevo che gli studenti si annoiano, perché sono stanchi di studiare regole grammaticali senza nemmeno usarle in un contesto comunicativo significativo. Sono stanchi di riempire buchi e fare le solite redazioni. Stanchi di esamini e prove che non dimostrano che sei competente nella lingua che stai imparando. Parlo in generale, e sapete che quando si parla così si rischia di essere ingiusti nei confronti dei tanti bravi insegnanti che ci sono, e anche dei tanti buoni libri. Però vi prego, non toccate due volte quei libri di testo obsoleti.
Fate delle attività comunicative con materiali reali o motivanti. Se avete la possibilità di aprire quella finestra al mondo che è internet, apritela, guardate e fate partecipare i vostri allievi a tutti quei contesti comunicativi reali che ci sono. Ma sopratutto fatevi sentire. Voi siete un pezzo della terra dove si parla la lingua che imparano. Qualsiasi scusa è buona per farli parlare. Parlate un po' di tutto e approfittate per far crescere la loro conoscenza socio-culturale del mondo e del vostro paese, ma sopratutto approfittate per creare l'interesse e la motivazione per imparare di più da soli. Non sarà facile, ma è l'unica forma perché dopo scuola loro continuino a leggere o ascoltare in quella lingua straniera. È la pratica, una pratica riflessiva, che li farà competenti linguisticamente.
Adesso nel tempo che mi resta, vorrei offrivi qualche consiglio per il vostro lavoro. Prima di tutto è molto importante, avere una attitudine positiva, per esempio:
1. Entrate in aula sorridendo. L'entrata nell'aula è molto importante. Dovete pensare che tutto andrà bene, che sarà una giornata splendida anche se fuori piove o i vostri studenti sono di cattivo umore. Con un bel sorriso è più facile connettere con loro. Mostriamo sicurezza, vicinanza e creiamo aspettative per la lezione che sta per iniziare.
2. Racconta un aneddoto o scherza. Perché no? Parlare di noi o scherzare scioglie le loro paure nel parlare. Aiuta a creare un ambiente sicuro e intimo nell'aula, propizio alla conversazione. Raccontare un fatto successo a voi o a di un conoscente li induce a pensare che tieni a loro.
3. Fate uso delle risorse multimediali. Le canzoni o i piccoli video si possono portare in aula in mille modi diversi. Si possono mettere monologhi umoristici, filmati brevi, con parole e anche senza parole, su come si fa un piatto tipico, una intervista a un personaggio famoso, una presentazione del tempo nel vostro paese... Ma non abusatene, il video deve essere un aiuto per parlare dopo o per fare qualche attività comunicativa.
4. Fate attività ludiche, si impara meglio. La miglior forma di imparare è senza rendersi conto. Ci sono tante attività ludiche da fare per potenziare la competenza comunicativa: Gioco dei personaggi, enigmi, role play, tabù, teatro, ecc. 5. Fate cose diverse. Stupiteli e divertitevi anche voi.
Ma sopratutto, vorrei finire il mio intervento con questo saggio consiglio di Steve Jobs, e con il quale si può sintetizzare tutto: «L'unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai»